Akhela, sciopero e presidio in viale Trento
Domani dalle 11, in concomitanza con l’incontro chiesto dalla Fiom Cgil all’assessorato all’Industria, i lavoratori Akhela, che hanno indetto uno sciopero di quattro ore, si sono dati appuntamento per un presidio in viale Trento. La vertenza riguarda le prospettive dell’azienda, in particolare dopo la cessione del ramo Finance di Roma, e prosegue dopo il sit in di fronte ai cancelli della Saras organizzato per protestare contro il silenzio da parte dei vertici aziendali sulle garanzie in merito al futuro e al mantenimento dei livelli occupazionali.
I lavoratori Akhela della sede di Macchiareddu, riuniti oggi in assemblea, hanno indetto lo stato di agitazione e proclamato per domani quattro ore di sciopero: una prima azione tesa a chiarire che l’attenzione del sindacato e dei lavoratori è altissima, che non assisteranno passivamente a una evoluzione negativa della situazione e che è necessario trovare una soluzione che salvaguardi l’azienda nella sua integrità.
“Il senso di responsabilità e la professionalità che hanno sempre contraddistinto i lavoratori Akhela – si legge nel documento approvato dall’assemblea – ha fatto sì che si decidesse la mobilitazione a fronte di una autorganizzazione da parte dei lavoratori stessi e, possibilmente in accordo con l’azienda, di tutti gli opportuni presidi sui servizi ritenuti essenziali per evitare le “significative criticità ai processi produttivi e commerciali” di cui il comunicato di Confindustria del 17 giugno gratuitamente e inopportunamente accusava i lavoratori di Akhela”.
Il rilancio di Akhela, azienda che risulta tra le prime dieci realtà industriali sarde, può diventare un motore trainante di una parte dell’economia dell’Isola che si trova in una situazione disastrosa, garantendo inoltre il mantenimento degli attuali livelli occupazionali.