Camera di Commercio, no a sprechi e tagli indiscriminati

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Lo spreco di risorse, la gestione discutibile e i tagli previsti dalle norme nazionali preoccupano i lavoratori della Camera di Commercio di Cagliari che, in una presa di posizione congiunta delle Rsu e dei sindacati di categoria Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, sottolineano il loro quotidiano impegno “a garanzia della continuità dei servizi richiesti dalle imprese del territorio e dagli utenti, nonostante il clima di totale incertezza sul futuro degli enti camerali e nonostante i conflitti interni, aperti tra coloro che dovrebbero avere come unica finalità la tutela e la valorizzazione delle imprese e la migliore gestione dell’ente e dei suoi servizi”.

La rappresentanza sindacale unitaria dei 72 lavoratori diretti, che si è riunita nei giorni scorsi, ha ribadito la contrarietà al decreto legge di riforma che comporterà il dimezzamento dei contributi delle aziende alle Camere di Commercio, contro il quale anche a Cagliari in concomitanza con la manifestazione a Roma, è stata organizzata la protesta il 23 luglio scorso. E’ però evidente che le preoccupazioni legate ai riflessi di quella riforma si intrecciano a Cagliari con la situazione delicata che ha consegnano all’opinione pubblica dubbi e interrogativi sull’attività sviluppata dagli uffici camerali, anche in relazione alle iniziative adottate dalla magistratura: “Mentre in tutta Italia si discute di riorganizzazione e riforma – evidenziano i sindacati di categoria – qui da noi apprendiamo sconcertanti notizie e rileviamo, per adesso, l’impossibilità ad avviare una seria discussione sulle prospettive e sul rilancio dei servizi, un confronto che continuiamo a chiedere ai vertici camerali”.

I lavoratori bocciano infatti, non solo le riforme annunciate dal Governo nazionale ma anche “le iniziative di riorganizzazione e razionalizzazione della Camera di Commercio di Cagliari, che al momento appaiono produttive di esiti incerti e slegate da dinamiche produttive razionali e condivise”.

Da qui l’appello alle istituzioni regionali e locali affinché vigilino su una riforma seria e una riorganizzazione fatta insieme ai lavoratori, che renda più forte, efficace e economico il sistema di sostegno alle imprese e allo sviluppo locale. Ecco le linee guida proposte: riordino delle funzioni, razionalizzazione e integrazione della presenza sul territorio, riorganizzazione del sistema delle aziende speciali, eliminazione di duplicazioni e sovrapposizioni, garanzia dei servizi alle imprese e dei livelli occupazionali. Su questi temi, sindacati e Rsu chiedono l’apertura di una fase di confronto, sia nell’ambito delle relazioni sindacali interne sia con le istituzioni locali. Un confronto indispensabile a chiarire il futuro dei lavoratori diretti, di quelli impiegati nei servizi del Sistema Camerale e degli stessi servizi alle imprese.

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