Domani a Cagliari la mobilitazione regionale per cambiare la manovra del governo Draghi
Domani mattina, a partire dalle 10 in piazza dei Centomila a Cagliari, si svolgerà la manifestazione regionale Cgil, Cisl e Uil per sostenere le proposte di modifica alla manovra di bilancio del governo Draghi. La mobilitazione si inserisce nel quadro di un percorso nazionale articolato nelle diverse iniziative unitarie che si stanno svolgendo in questi giorni in tutte le regioni d’Italia e che domani vedrà protagonista la Sardegna.
Dal palco allestito nella piazza, dopo la relazione introduttiva del segretario Cgil Sardegna Samuele Piddiu si alterneranno gli interventi di delegati e lavoratori. A metà mattina interverrà la segretaria Uil Sardegna Francesca Ticca e, per le conclusioni (intorno alle 13), il segretario nazionale Cisl Angelo Colombini.
“Il testo attuale della manovra – spiegano i segretari generali Samuele Piddiu (Cgil), Gavino Carta (Cisl) e Francesca Ticca (Uil) – è del tutto insufficiente a contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese e noi, in Sardegna, ci mobilitiamo con ancora più convinzione sapendo che i riflessi delle scelte fatte a Roma hanno effetti dirompenti in una regione debole come la nostra, perciò rivendichiamo il confronto con il sindacato e non possiamo lasciar passare quelle che consideriamo insufficienti”.
Sindacati mobilitati quindi, “con grande determinazione, forza e impegno, perché siamo davanti a un punto di svolta importantissimo del nostro Paese e non possiamo permettere che passino in secondo piano le priorità di milioni di lavoratori e cittadini” hanno detto i segretari spiegando che “a loro difesa e tutela abbiamo deciso di sollevare il tono della protesta, accompagnandola con una proposta migliorativa, chiara e dettagliata”.
Oltretutto, dentro la piattaforma nazionale “ci sono questioni che si inseriscono in una discussione che stiamo portando avanti unitariamente anche in Sardegna: sul tema della transizione energetica ad esempio, abbiamo già condiviso una posizione e percorsi di mobilitazione, così come su altri temi specifici – sanità, istruzione, trasporti, sviluppo – stiamo da tempo ragionando sulle modalità per costruire iniziative con l’obiettivo di imprimere un netto cambio di passo nella nostra Isola”.
Nel frattempo, ecco i temi centrali della mobilitazione di domani, con le relative proposte di modifica della manovra avanzate da Cgil, Cisl e Uil:
Pensioni. No a quota 102. Sì a una pensione di garanzia per giovani, più sostegno a donne, lavoratori disoccupati, discontinui e precoci; forti incentivi per la previdenza complementare. In pensione da 62 anni di età oppure con 41 anni di contributi senza limiti di età. Migliorare Opzione donna e rafforzare l’Ape sociale estendendo la platea dei lavori gravosi e usuranti.
Fisco. Incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati. Contrastare lavoro nero, evasione, elusione fiscale. Basta incentivi a pioggia alle imprese.
Lavoro. Servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive. Contrastare la precarietà e rilanciare il potere d’acquisto di salari e pensioni. Occorre stabilizzare il lavoro e rilanciare le assunzioni nei settori pubblici, a partire da sanità e scuola.
Sviluppo. Rafforzare le politiche industriali e di sviluppo. Sbloccare gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione. Affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale. Risolvere le tante crisi aziendali ferme da troppo tempo al Mise.
Sociale. Incrementare le risorse e introdurre i livelli essenziali in vista della legge sulla non-autosufficienza. Contrastare le povertà, migliorando il reddito di cittadinanza e potenziando le politiche di inclusione.