“Oltre i muri”, la mostra della Comunità Villaregia in Camera del Lavoro
Abbattere i muri e creare ponti, favorire il confronto e costruire soluzioni condivise: per la Cgil accoglienza, integrazione e dialogo sono valori da praticare nel quotidiano ed è per questo che la Camera del Lavoro Metropolitana di Cagliari ospita la mostra sul tema dell’immigrazione, realizzata dalla struttura nazionale della Comunità missionaria Villaregia e allestita, dopo le tappe in diverse città d’Italia e all’ex Convento dei Cappuccini a Quartu Sant’Elena, nei locali della Cgil in viale Monastir 15.
“Oltre i muri” – questo il titolo dell’allestimento reso possibile grazie alla collaborazione tra il sindacato e la Comunità Villaregia di Quartu Sant’Elena – sarà fruibile fino al 19 luglio, tutti i pomeriggi dalle 16 e 30 alle 19. La mostra dà il via a una collaborazione inedita che verrà sostanziata da altri progetti: “Come sindacato ci confrontiamo sul territorio con istituzioni e associazioni – ha spiegato la segretaria Cgil Cagliari Simona Fanzecco – e crediamo sia importante condividere le esperienze, accorciare le distanze per cogliere i bisogni delle persone, nel lavoro, nella società, in tutte le sfaccettature di un mondo così complesso e difficile, per la crisi, per gli effetti della pandemia, il riverbero anche qui nel territorio, delle guerre in corso, non solo in Ucraina”.
Il tema dell’immigrazione è molto presente nelle politiche della Cgil che a Cagliari ha uno sportello dedicato e, insieme al patronato, fornisce assistenza e supporto nelle pratiche per la cittadinanza, i permessi di soggiorno, e rappresenta un punto di riferimento per i tanti immigranti che ogni giorno si rivolgono agli uffici.
Il mondo di muri raccontato nella mostra è purtroppo sconfinato, perché accomuna Paesi come America, Asia, Africa, Europa: “Il mondo è diviso in 70 barriere e 40 mila chilometri di recinzioni e filo spinato – si legge nel pannello introduttivo – i muri vivono e crescono tutt’attorno a noi, come strategia difensiva da pericoli veri o presunti o come affermazione nazionalista e ideologica, in una società che separa, blinda, chiude”. Ed è esattamente l’opposto di ciò che dovremmo fare, l’esempio, attraverso venti pannelli densi di foto e testi, di quanto sia sbagliato ergere muri e di quanta ricchezza invece potrebbe disvelare una diversa prospettiva nelle relazioni tra i popoli.
“L’obiettivo – hanno spiegato le referenti della mostra per il Centro missionario di Quartu Sant’Elena Daniela Atzeni e Camila Carvalho – è far sì che le persone prendano coscienza dell’esistenza di queste barriere, che sono esteriori e interiori, creano inutili e dannose divisioni, per poi abbatterle offrendo una visione diversa, incentrata sul valore delle relazioni fra i popoli, nel segno dell’apertura di ogni barriera e della costruzione di ponti e reti”. È lo spirito della Comunità impegnata in tantissime missioni in tutto il mondo.
L’auspicio è che altre associazioni, enti, istituzioni, scuole e università colgano l’occasione per creare momenti di riflessione e sensibilizzazione su questi temi, allestendo a loro volta la mostra che la Comunità mette a disposizione della collettività.