Sciopero Lavoratori Portuali

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E’ stata quasi oggi totale l’adesione dei lavoratori portuali sardi allo sciopero nazionale indetto dalle segreterie della Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti per protestare contro la riforma dei porti del Governo Renzi.

Secondo i dati dei sindacati, nelle imprese ha aderito circa il 70% dei dipendenti, mentre si è raggiunta la quasi totalità tra i lavoratori dipendenti delle Autorità portuali.

“Ancora una volta- afferma Massimiliana Tocco, segretaria della Filt Cgil – i lavoratori portuali, con l’altissima adesione allo sciopero,  hanno dimostrato di avere coscienza di ciò che succederebbe nel caso in cui dovesse passare la deregolamentazione del settore che sta portando avanti il ministro Lupi in un confronto esclusivo con le parti datoriali. L’assenza di regole è pericolosissima perché mette a rischio l’applicazione del contratto, i livelli occupazionali e reddituali e la stessa sicurezza nel lavoro. Continueremo a opporci a questa riforma che ha l’obiettivo di una liberalizzazione sfrenata a danno dei lavoratori”.

Per Corrado Pani, segretario della Fit Cisl “abbiamo il dovere di far capire al Governo che nelle stanze decisionali il sindacato deve essere assolutamente presente, come avvenuto dal ’94 ad oggi, e poter apportare un fattivo contributo alla stesura delle norme che finora hanno garantito la pace sociale nei porti. Liberalizzare in maniera selvaggia, come si vuol fare con la riforma Lupi, senza ascoltare le parti sociali – conclude Pani – non è un atto di democrazia. E oggi l’hanno detto chiaramente anche i lavoratori sardi”

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