Vitrociset annuncia esuberi, a rischio lavoratori Capo San Lorenzo

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Preoccupano i cento esuberi annunciati in campo nazionale dalla Vitrociset, che potrebbero comportare anche un ridimensionamento della sua presenza a Capo San Lorenzo, dove operano 150 lavoratori con altissime professionalità: la denuncia è della Fiom Cgil territoriale, che chiede alla Regione di intervenire per verificare e, nel caso, scongiurare questa possibilità, promuovendo un tavolo istituzionale con azienda, sindacato e amministrazioni locali.

Secondo il sindacato, la Sardegna non può farsi sfuggire importanti opportunità di sviluppo in settori innovativi che possono trovare applicazione immediata proprio in quel contesto, anche nell’ottica del superamento della monocommittenza militare del Poligono. Il riferimento va allo sviluppo del settore aerospaziale attraverso il Dass, che può garantire l’atteso processo di diversificazione in ambito civile con un alto valore economico e tecnologico: l’area del Poligono ha le infrastrutture e le competenze per partecipare a questo processo, ma servirebbe un input preciso da parte della Regione, che deve chiarire come intende favorirlo in concreto, visto che nelle linee della strategia di specializzazione intelligente ha inserito proprio l’Aerospazio tra i settori su cui puntare.

La Fiom Cgil chiede una accelerazione in questa direzione e sollecita la Vitrociset, azienda partner importante e tra i soci fondatori del Dass, a potenziare, come fa altrove, la sua presenza in Sardegna con investimenti in settori civili, al di là delle attività legate ai militari. Il sindacato rileva infatti che, nonostante il piano di ridimensionamento annunciato a livello nazionale , la Vitrociset sarà partner tecnologico di Aeroporti di Puglia per lo sviluppo dello scalo aeroportuale di Taranto- Grottaglie.

Sul settore dell’aviazione civile, pochi giorni fa, è stato firmato un protocollo di intesa tra il ministero dello Sviluppo, le Regioni Piemonte, Puglia, Campania e l’azienda Avio Aero Ge che prevede investimenti di 200 milioni di euro. Sul fronte regionale invece, insieme a Avio Spa e Dass, la Regione sta promuovendo un investimento a Porto Torres per la sperimentazione di attività di ricerca su nuovi propellenti e sulla sperimentazione dei motori del nuovo lanciatore Vega.

Secondo la Fiom occorre cogliere nell’immediato le opportunità legate a questi settori perché aprono prospettive di sviluppo che, se ci lasciamo sfuggire adesso, troveranno di sicuro spazi e risorse altrove.

 

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